L’amianto o asbesto, è un minerale con struttura fibrosa, utilizzato fin da tempi remoti per le sue particolari caratteristiche di resistenza al fuoco e al calore.

È presente in natura e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto.

Esso è composto da due grandi famiglie:

il serpentino (il principale componente è il crisotilo o amianto bianco);

gli anfiboli (i più noti sono l’amosite o amianto grigio e la crocidolite o amianto blu).

Il cemento-amianto detto anche fibrocemento o, dal nome del più diffuso prodotto commerciale, “Eternit®”, è un materiale compatto realizzato con una miscela di cemento e fibre di amianto.

I rischi per la salute derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche dai materiali contenenti amianto all’ambiente. Queste fibre, se disperse in aria, possono essere inalate dall’uomo con gravi conseguenze per l’apparato respiratorio.

La produzione e l’uso di manufatti in cemento-amianto per l’edilizia, sono stati banditi in seguito all’entrata in vigore della Legge 257/92 (più o meno dopo il 1994).

I casi più frequenti di presenza di Materiali Contenenti Amianto (MCA) in ambito di edilizia residenziale privata, riguardano:

  • coperture con lastre;
  • canne fumarie;
  • tubazioni pluviali e/o fecali;
  • cassoni-cisterne;
  • pannelli isolanti;
  • coibentazioni di tubature.

Esistono molte altre situazioni in cui è possibile sia stato utilizzato amianto (pavimenti vinilici, adesivi e collanti, intonaci ecc.) ma l’uso più massiccio è avvenuto in edilizia nel periodo 1965-1983 come cemento-amianto (Eternit®).

La bonifica va effettuata da ditte autorizzate e specializzate per garantire che le procedure siano eseguite in sicurezza per le persone e l’ambiente, secondo quanto stabilito dalla Norma.